Alessandro La Volpe

Scena di pesca, 1866

Alessandro La Volpe (Lucera, 27 febbraio 1820 – Roma, 2 agosto 1887) è stato un pittore italiano, esponente della Scuola di Posillipo.

Biografia

Figlio di Nicola, pittore, Alessandro La Volpe è stato un allievo di Gabriele Smargiassi e di Salvatore Fergola all'Accademia di belle arti di Napoli ed è diventato un esponente di rilievo della seconda generazione della scuola di Posillipo. Dipinse, con grande cura per i particolari, ampi paesaggi: il golfo di Napoli visto da Posillipo, vedute della costiera amalfitana, di Ischia Capri Nisida Paestum e Pompei, paesaggi collinari e piccoli porti con barche di pescatori. Si fece particolarmente influenzare dalla "maniera rosea" di Gabriele Smargiassi e di Filippo Palizzi.

Esordì all'esposizione Borbonica del 1848, con Templi di Paestum e Grotta di Bone. Partecipò a mostre annuali della Promotrice di belle arti di Napoli, esponendo nel 1863 Bagno, un Paesaggio e Castello di Staggia;[1] nel 1864 Tempio di Humbos nell'alto Egitto e Marina di Paestum;[2] nel 1866 Panorama di Pompei,[3] tela premiata con medaglia d'oro e poi esposta a Parigi nel 1867.

Paestum

Fu eletto nel 1870 professore onorario dell'Accademia di belle arti di Napoli. Si trasferì poi a Roma e aprì uno studio in via Margutta. Nel 1880 espose Napoli da Frisio alla LI mostra della Società degli amatori e cultori di Roma.

Viaggi

Nel 1851 fu al seguito del duca Massimiliano di Leuchtenberg in Sicilia e in Egitto. Dalla spedizione tornò con studi ripresi en plein air, in cui dimostrò di saper cogliere gli effetti della luce.

Nel 1854, a Firenze, incontrò Serafino De Tivoli che lo introdusse nel gruppo di pittori della Scuola di Staggia, che aveva preso il nome dalla località dove essi si incontravano, per dipingere dal vivo, all'aperto.

Opere in musei

Note

  1. ^ Società Promotrice di Belle Arti in Napoli, Catalogo della seconda esposizione: 1863, Napoli, s.e., 1863, pp. 2, 9, 13 e nn. 8, 97, 139, SBN IT\ICCU\NAP\0346845.
  2. ^ Accademia di belle arti di Napoli, Società promotrice di belle arti in Napoli: 1864, terza esposizione: catalogo, Napoli, Stabilimento del Plebiscito, 1865, SBN IT\ICCU\NAP\0346848.
  3. ^ Società Promotrice di Belle Arti in Napoli, 1866 quarta esposizione: catalogo, Napoli, alla stamperia di Salvatore De Marco, 1866, p. 4 e n. 15, SBN IT\ICCU\NAP\0346849.
  4. ^ Galleria dell'Accademia,  p. 112, tav. XXXV.

Bibliografia

  • Domenico Morelli, Eduardo Dalbono, La scuola napoletana di pittura nel secolo decimonono ed altri scritti d'arte, Bari, Gius. Laterza & Figli, 1915, pp. 7, 18, 36, 83, 97, 156 e 159, SBN IT\ICCU\SBL\0726951. A cura di Benedetto Croce.
  • (DE) Ulrich Thieme - Felix Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Kunstler von der Antike bis zur Gegenwart. vol. 34, Leipzig, E. A. Seeman, 1940, p. 531, SBN IT\ICCU\MIL\0324190.
  • Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone (a cura di), La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli, Napoli, Banco di Napoli, 1971, SBN IT\ICCU\NAP\0178087.
  • Enrico Castelnuovo (a cura di), La pittura in Italia. L'Ottocento, Milano, Electa, 1991, vol. II, p. 879, SBN IT\ICCU\UFI\0084450.

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