Barriera del Tamigi

Barriere di flusso sul Tamigi.
Altra vista delle barriere mobili.
Diagramma che mostra il funzionamento delle porte; in pratica la barriera si alza oltre il punto mostrato, questo per consentire all'acqua di fluire sotto la barriera in modo controllato.

La barriera del Tamigi è una struttura di regolazione del flusso del fiume omonimo, costruita fra il 1974 ed il 1984 a Woolwich Reach e usata difensivamente per la prima volta nel 1983[1] Essa è la seconda in ordine di grandezza dopo quella di Maeslantkering nei Paesi Bassi.

Situata a sud dell'abitato di Londra, il suo scopo è quello di prevenire eccezionali ondate di alta marea. Il sistema di chiuse deve essere messo in funzione durante anomali innalzamenti delle maree per evitare danneggiamenti.

Descrizione

La struttura, disposta lungo i 520 metri della larghezza del fiume, divide la stessa in quattro canali larghi 60 metri, due più piccoli larghi 30 metri, tutti navigabili, ed altri quattro larghi 30 metri non navigabili con la portata media del fiume. Essa è strutturata su nove piloni di calcestruzzo e due spalle sulle rive del fiume. Le paratie sono costruite in acciaio e possono ruotare su se stesse per chiudere i varchi in caso di necessità. Esse sono vuote all'interno e possono essere riempite d'acqua in caso di necessità, divenendo operative e chiuse in soli 15 minuti dalla loro messa in funzione.

Prima del 1990, il sistema era entrato in funzione da una a due volte l'anno in media. Dal 1990 il numero delle chiusure è aumentato a quattro per anno e nel 2003 vennero chiuse per ben 14 maree consecutive. Le barriere vennero chiuse due volte il 9 novembre 2007 per far fronte ad una tempesta sul mare del Nord simile a quella del 1953.

Nell'inverno 2013-2014 le paratie sono state chiuse per ben 28 volte, stabilendo un record.

Progetto e costruzione

Il concetto delle paratie rotanti venne messo a punto da Charles Draper. Esse vennero disegnate da Rendel, Palmer and Tritton su richiesta del Greater London Council. Il sito di Woolwich venne scelto per il fatto che le sponde del fiume erano abbastanza diritte ed il fondale del fiume abbastanza robusto da sostenere il carico dei piloni. I lavori iniziarono nel 1974[2] e terminarono nel 1982. Oltre alle barriere dovettero essere rinforzati gli argini del fiume per circa 18 chilometri verso valle.

Galleria d'immagini

  • Le Thames Barrier da Woolwich.
    Le Thames Barrier da Woolwich.
  • Barriera del Tamigi, porta F in uso
    Barriera del Tamigi, porta F in uso
  • Barriera del Tamigi
    Barriera del Tamigi
  • Barriera del Tamigi, pilone 6
    Barriera del Tamigi, pilone 6
  • Porta in uso, da lontano
    Porta in uso, da lontano
  • Porta in uso, media distanza
    Porta in uso, media distanza
  • Porta in uso, primo piano
    Porta in uso, primo piano
  • Pilastro, primo piano
    Pilastro, primo piano

Note

  1. ^ Press Association[collegamento interrotto] 18 marzo 2008
  2. ^ Environment Agency Archiviato il 17 settembre 2008 in Internet Archive.

Bibliografia

  • Stuart Gilbert and Ray Horner - The Thames Barrier - Telford 1984 ISBN 0-7277-0249-1

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Collegamenti esterni

  • Mappa delle Thames Barrier, su streetmap.co.uk. URL consultato il 25 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2014).
  • Parco delle Thames Barrier, su thamesbarrierpark.org.uk. URL consultato il 25 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2008).
  • The Thames Barrier - su gov.uk
  • Thames Barrier Information and Learning Centre - on south side of the Thames
  • Video of model Video che mostra il funzionamento delle barriere.
  • Thames Barrier page at the Environment Agency, su environment-agency.gov.uk (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  • BBC News: On The Rise, The Thames in 2100, su news.bbc.co.uk.
  • Port of London Authority for information on Navigation through the Thames Barrier, su portoflondon.co.uk. URL consultato il 19 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2008).
  • BBC report of potential outer barrier, su news.bbc.co.uk.
  • Flood Londons, su floodlondon.com. URL consultato il 25 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2009).
  • London Landscape TV episode (4 mins) about the Thames Barrier [collegamento interrotto], su lltv.libsyn.com.
Coordinate: 51°29′51.88″N 0°02′12.04″E / 51.497744°N 0.036679°E51.497744; 0.036679