Gaspare Diziani

Gaspare Diziani, La famiglia di Dario da Alessandro Magno, 1740
Orazione nell'orto del Getsemani, 1745 ca. (Fondazione Cariplo)
La Vergine col Bambino, san Giuseppe, san Giovanni Battista e sant'Antonio da Padova, Chiesa dei Santi Apostoli (Venezia), 1755

Gaspare Diziani (italianizzazione del cognome De Cian[1]; Belluno, 24 gennaio 1689 – Venezia, 17 agosto 1767) è stato un pittore italiano.

Biografia

Figlio di Giuseppe e di Giustina Lina, si formò presso Antonio Lazzarini, mediocre pittore bellunese. Ancora giovane, si trasferì a Venezia per completare i propri studi nella scuola di Gregorio Lazzarini e poi in quella di Sebastiano Ricci.

Dal 1717 accompagnò a Dresda lo scenografo Alessandro Mauro[2], con il quale lavorò presso alcuni teatri. Operò anche a Monaco di Baviera. Tornato a Venezia nel 1720, ripartì poi per Roma al servizio del cardinale Pietro Ottoboni.

Passò il resto della vita nei territori della Serenissima. Fu, peraltro, tra i fondatori della Veneta accademia di pittura, scultura e architettura e ne ricoprì la carica di presidente.

L'influenza di Ricci si evidenziò nel colorismo e nella plasticità delle forme, come dimostrarono più che le grandi composizioni, i piccoli bozzetti, quali le Scene dell'Apocalisse, e i molti disegni pervenuti sino ai nostri tempi.[3]

Anche i figli Antonio e Giuseppe divennero pittori paesaggisti, attivi a Venezia in aiuto al padre, come nel caso degli affreschi della villa Barbini a Casella d'Asolo.

Opere

  • Maria Maddalena (1710-1720), Chiesa di Santo Stefano, Belluno.
  • Ingresso a Gerusalemme (1710-1720), San Teodoro, Venezia
  • San Francesco in estasi (1727), San Rocco, Belluno
  • Vita di S. Elena (tre quadri), Scuola del Vin, Venezia
  • Martire (1734-1735), Duomo di Chioggia.
  • L'elemosina di Angelo Paoli, chiesa del Carmine, Venezia
  • Diana, Museo Correr, Venezia
  • Selene e Endimione (1750-1755), Venere con anonimo (1740-1747), Bambino che gioca con un leopardo, Museo del Settecento Veneziano, Ca' Rezzonico
  • Decorazione affresco, chiesa di San Bartolomeo (1750), Bergamo
  • Adorazione dei pastori (1753-54), Basilica di S. Maria Assunta, Clusone (BG), olio su tela centinata cm 280x140
  • Ultima cena, olio su tela, sagoma evoluta cm 360 x 200, chiesa parrocchiale di Roncade, Treviso 1751[4]
  • Antioco e Stratonice, Bowes Museum, Contea di Durham, Regno Unito
  • Coppia in una foresta, Dallas Museum of Art, Texas
  • Gli dei dell'Olimpo, Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo, Russia
  • Il ritrovamento di Mosè
  • Il ratto di Deianira
  • Venere e Vulcano
  • Il ratto d'Europa
  • San Francesco di Paola
  • Il sacrificio di Isacco (1750-1755), Galleria nazionale d'Arte, Washington
  • Trionfo di Poesia, Ca' Rezzonico
  • San Pietro e san Paolo combattono l'eresia, Museo eucaristico di Ierone, Paray-le-Monial
  • Opera visibile nella chiesa dell'Angelo Raffaele Venezia
  • I santi Francesco, Antonio, Bonaventura e Pietro d'Alcantara, pala per la chiesa di San Bonaventura delle Eremite a Padova
  • La Vergine col Bambino, san Giuseppe, san Giovanni Battista e sant'Antonio da Padova (1755), chiesa dei Santi Apostoli (Venezia)
  • "Immacolata, tra San Francesco di Paola e San Sebastiano" e "Madonna del Carmine, tra San Giuseppe e San Nicolò", entrambe conservate nel duomo di San Vito al Tagliamento (Pordenone)

Note

  1. ^ Luigi Alpago Novello, Gli incisori bellunesi: saggio storico-bibliografico, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1940, p. 11.
  2. ^ Alessandro Mauro (attivo tra il 1709 e il 1748), importante membro di una famiglia di scenografi teatrali, fu architetto dell'Opernhaus di Dresda e (in collaborazione col fratello Romualdo) del Teatro San Samuele di Venezia, oltre che famoso apparatore e scenografo anche a Vienna, Roma e Torino. Cfr. Lucia Casellato, MAURI (Mauro), in Dizionario biografico degli italiani, vol. 72, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
  3. ^ Le Muse, De Agostini, Novara, 1965, vol. IV, pp. 220-221
  4. ^ Ivano Sartor, Roncade Artistica, 1988, nº 1, Cassamarca, Treviso.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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