Giusto Bellavitis

Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento matematici italiani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Giusto Bellavitis

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato28 dicembre 1866 –
6 novembre 1880
Legislaturadalla IX (nomina 5 novembre 1866) alla XIV
Tipo nominaCategoria: 18
Sito istituzionale

Dati generali
Prefisso onorificoConte
ProfessioneDocente universitario

Giusto Bellavitis (Bassano del Grappa, 22 novembre 1803 – Tezze sul Brenta, 6 novembre 1880) è stato un matematico italiano.

Biografia

Observationes de quibusdam solutionibus analyticis (1847)

Discendeva dalla famiglia dei conti Bellavitis.

Pubblicò circa un centinaio di lavori pur essendo un autodidatta (studiò la matematica per proprio conto, al di fuori di un regolare corso di studi).

Ebbe un modesto impiego pubblico come cancellista comunale per oltre vent'anni tra il 1822 e il 1843,[1] periodo nel quale pubblicò venticinque opere di fisica, chimica e matematica. Nonostante non si fosse laureato, nel 1843 fu nominato professore di matematica al liceo di Vicenza. Sempre nel 1843 sposò Maria Tavelli, dalla quale ebbe un figlio.

Ottenne comunque la laurea ad honorem due anni più tardi, nel 1845, all'Università di Padova, quando già era professore ordinario di geometria descrittiva, geometria analitica e algebra (1845-1880).

Nel 1850 divenne socio dell'Accademia nazionale delle scienze.

Nel 1866 fu nominato senatore del Regno. Fu eletto rettore dell'Università di Padova nel 1866-1867.[2]

Viene ricordato per il suo metodo delle equipollenze, un calcolo geometrico nel piano, alcuni studi sui numeri complessi e per il suo lavoro sulle soluzioni numeriche delle equazioni geometriche. Inoltre diede un importante contributo alla geometria algebrica completando la classificazione iniziata da Newton delle curve cubiche e lavorò sulla Teoria dei numeri. Criticò le geometrie non euclidee, che negavano il quinto postulato di Euclide.

Opere

  • Giusto Bellavitis, Observationes de quibusdam solutionibus analyticis problematum ad liquidorum motum pertinentium, Bononiae, ex typographaeo Emygdii ab Ulmo, 1847.

Onorificenze

Fu socio di numerose accademie e società scientifiche tra cui:

Note

  1. ^ Giuseppe Canepa, Le carte di Bellavitis, in Le scienze matematiche nel Veneto dell'Ottocento. Atti del Terzo Seminario di Storia delle Scienze e delle Tecniche nell'Ottocento Veneto, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 1994.
  2. ^ I rettori dell'Università di Padova, su Università degli studi di Padova, 14 novembre 2017. URL consultato il 16 gennaio 2023.

Bibliografia

  • M. Marangoni, ad vocem, in Commemorazioni dei soci effettivi 1843-2010, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2011, pp. 450-463, ISBN 978-88-95996-35-6.
  • Giuseppe Canepa, Le carte di Bellavitis, in Le scienze matematiche nel Veneto dell'Ottocento. Atti del Terzo Seminario di Storia delle Scienze e delle Tecniche nell'Ottocento Veneto, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 1994.

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikisource
  • Wikiquote
  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikisource Wikisource contiene una pagina dedicata a Giusto Bellavitis
  • Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni di o su Giusto Bellavitis
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giusto Bellavitis

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 64119964 · ISNI (EN) 0000 0000 7363 0282 · SBN VEAV000408 · BAV 495/152600 · CERL cnp01088795 · LCCN (EN) no2006075197 · GND (DE) 11758407X · BNF (FR) cb125535473 (data)
  Portale Biografie
  Portale Matematica