Psicologismo

Lo psicologismo è in filosofia quella posizione che identifica leggi logiche e leggi psicologiche. In questo suo significato più ristretto, lo psicologismo si può intendere come una posizione riduzionista in filosofia della logica. Più in generale, si possono caratterizzare come psicologiste tutte quelle filosofie che riservano alla psicologia un qualche tipo di primato, o che in genere danno qualche particolare risalto alla sfera psicologica. Ogni forma di riduzionismo, che intenda identificare le entità di un certo ambito di discorso con entità psicologiche, può essere vista come una forma di psicologismo.

Origini del termine

Il termine "psicologismo" entra nel dibattito filosofico nel corso dell'Ottocento. Fu utilizzato da Johann Eduard Erdmann per riferirsi criticamente ad autori quali Fries e Beneke. Questi, in polemica con l'idealismo hegeliano e le filosofie di stampo trascendentale, cercarono di sviluppare in maniera differente la riflessione kantiana, vedendo nella psicologia, intesa come scienza della "esperienza interna", il fondamento di ogni sapere scientifico e filosofico. Nel dibattito italiano il termine è invece utilizzato da Vincenzo Gioberti, essenzialmente come sinonimo di soggettivismo, e per criticare la posizione filosofica e teologica di Rosmini, il cui pensiero intendeva procedere dall'uomo a Dio e non viceversa.

Lo Psychologismus-Streit

Il problema dello psicologismo fu particolarmente avvertito fra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. Il ruolo della logica e il suo rapporto con la psicologia furono oggetto del cosiddetto "Psychologismus-Streit", che animò in questi anni la cultura europea, in particolare quella di lingua tedesca. Fra gli autori che in questa controversia difesero e argomentarono la posizione psicologista si ricordano in particolare John Stuart Mill, Christoph von Sigwart, Benno Erdmann, Theodor Lipps, Gerardus Heymans, Theodor Elsenhans, Herbert Spencer e il padre della moderna psicologia Wilhelm Wundt. Viceversa, autori che seppure in forme differenti possono essere annoverati fra i critici dello psicologismo sono Johann Friedrich Herbart, Hermann Lotze, Bernard Bolzano e, in particolare, Gottlob Frege ed Edmund Husserl.

Bibliografia

  • Guido Calogero, «Psicologismo» in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.
  • Edmund Husserl, Ricerche logiche, a cura di Giovanni Piana, 2 volumi, Milano: Il Saggiatore, 1968. ISBN 88-04-22055-4
    • volume 1: Prolegomeni a una logica pura: Prima ricerca; Seconda ricerca
    • volume 2: Terza Ricerca; Quarta ricerca; Quinta ricerca; Sesta ricerca
    • stessa ed. presso Net, 2005. ISBN 88-515-2127-1 e ISBN 88-515-2128-X
  • John Stuart Mill, Sistema di logica raziocinativa e induttiva, a cura di Giorgio Facchi, Roma: Ubaldini, 1968.
  • Martin Heidegger, La dottrina del giudizio nello psicologismo, Padova, La Garangola, 1972.
  • F.L.Gottlob Frege, Ricerche Logiche, Milano, Guerini e Associati, 1988. ISBN 978-88-7802-055-9
  • John Stuart Mill, Sistema di logica deduttiva e induttiva, a cura di Mario Trinchero; introduzione di Franco Restaino, Torino: UTET, 1988.
  • «Psicologismo» in Nicola Abbagnano, Dizionario di Filosofia, Torino, Utet, 1998. ISBN 978-88-02-07411-5
  • Hermann Lotze, Logica, Milano, Bompiani, 2010.
  • Martin Kusch, Psychologism: a case study in the sociology of philosophical knowledge, London, Routledge, 1995. ISBN 0-415-12554-5
  • Eva Picardi, La chimica dei concetti: linguaggio, logica, psicologia 1879-1927, Bologna, il Mulino, 1994. ISBN 978-88-15-04555-3

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 57605 · LCCN (EN) sh85108452 · BNF (FR) cb11985863t (data) · J9U (ENHE) 987007546176805171
  Portale Filosofia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di filosofia