Risultante (polinomi)

In matematica, il risultante di due polinomi P {\displaystyle P} e Q {\displaystyle Q} , con coefficienti dei monomi di grado massimo p {\displaystyle p} e q {\displaystyle q} rispettivamente, è definito come il prodotto

r e s ( P , Q ) = p deg Q q deg P ( x , y ) : P ( x ) = 0 , Q ( y ) = 0 ( x y ) , {\displaystyle \mathrm {res} (P,Q)=p^{\deg Q}q^{\deg P}\prod _{(x,y):\,P(x)=0,\,Q(y)=0}(x-y),}

delle differenze tra le loro radici in una chiusura algebrica di k {\displaystyle k} , considerate con le loro molteplicità come radici dei polinomi, e di opportune potenze dei coefficienti p {\displaystyle p} e q {\displaystyle q} .

Aspetti computazionali

  • Per un fissato polinomio P {\displaystyle P} , il prodotto di sopra può essere riscritto come
r e s ( P , Q ) = p deg Q P ( x ) = 0 Q ( x ) , {\displaystyle \mathrm {res} (P,Q)=p^{\deg Q}\prod _{P(x)=0}Q(x),}
e quindi dipende polinomialmente dai coefficienti di Q {\displaystyle Q} . Un altro modo per vedere ciò è di osservare che r e s ( P , Q ) {\displaystyle res(P,Q)} dipende polinomialmente (con coefficienti interi) dalle radici di P {\displaystyle P} e Q {\displaystyle Q} , ed è invariante per qualunque permutazione di tali radici.
  • Più concretamente, il risultante è il determinante della matrice di Sylvester associata a P {\displaystyle P} e Q {\displaystyle Q} .
  • L'espressione
r e s ( P , Q ) = p deg Q P ( x ) = 0 Q ( x ) {\displaystyle \mathrm {res} (P,Q)=p^{\deg Q}\prod _{P(x)=0}Q(x)}
non cambia se Q {\displaystyle Q} è ridotto modulo P {\displaystyle P} .
  • Sia P = P mod Q {\displaystyle P'=P\mod Q} . Allora l'idea di sopra può essere iterata scambiando i ruoli di P {\displaystyle P'} e Q {\displaystyle Q} . Il risultante può pertanto essere calcolato tramite una variante dell'algoritmo di Euclide.

Proprietà

  • Poiché il risultante è un polinomio a coefficienti interi nei coefficienti di P {\displaystyle P} e Q {\displaystyle Q} , si ha che
    • Il risultante è ben definito per polinomi su qualunque anello commutativo.
    • Se h è un omomorfismo dell'anello dei coefficienti in un altro anello commutativo, che preserva i gradi di P {\displaystyle P} e Q {\displaystyle Q} , allora il risultante dell'immagine tramite h di P {\displaystyle P} e Q {\displaystyle Q} è l'immagine tramite h del risultante di P {\displaystyle P} e Q {\displaystyle Q} .
  • Il risultante di due polinomi a coefficienti in un dominio di integrità è zero se e solo se hanno massimo comune divisore di grado positivo.

Applicazioni

  • Il discriminante di un polinomio è definito (a meno del segno) come il quoziente del risultante tra il polinomio e la sua derivata con il coefficiente del suo monomio di grado massimo.
  • I risultanti possono essere usati in geometria algebrica per determinate intersezioni. Ad esempio, siano
f ( x , y ) = 0 {\displaystyle f(x,y)=0}
e
g ( x , y ) = 0 {\displaystyle g(x,y)=0}
curve algebriche in A k 2 {\displaystyle \mathbb {A} _{k}^{2}} . Se f {\displaystyle f} e g {\displaystyle g} sono visti come polinomi in x {\displaystyle x} a coefficienti in k [ y ] {\displaystyle k[y]} , allora il risultante di f {\displaystyle f} e g {\displaystyle g} è un polinomio in y {\displaystyle y} le cui radici sono le coordinate y {\displaystyle y} delle intersezioni tra le curve e degli asintoti comuni paralleli all'asse delle x {\displaystyle x} .

Collegamenti esterni

  • (EN) Eric W. Weisstein, Risultante, su MathWorld, Wolfram Research. Modifica su Wikidata
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