Temistocle Martines

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Temistocle Martines (Messina, novembre 1926 – Messina, 2 giugno 1996[1]) è stato un costituzionalista e giurista italiano. Studioso di ogni aspetto e problema del diritto costituzionale, è stato tra i massimi esponenti del costituzionalismo italiano. Tra i suoi più illustri allievi: Gaetano Silvestri, Michele Ainis, Antonio Ruggeri, Antonio Saitta, Antonino Spadaro e Luigi D’Andrea.

Biografia

Temistocle Martines nasce a Messina nel 1926, da Giuseppe (ingegnere) e Concetta Lombardo. La madre era nipote del giurista e parlamentare Ettore Lombardo Pellegrino[2].

Carriera accademica

Si laurea in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Messina nel 1948, con una tesi in diritto romano. Allievo di Paolo Biscaretti di Ruffìa, che conosce a Catania e che segue a Pavia, si sente intellettualmente vicino a Costantino Mortati, come dichiara nella presentazione della prima edizione del suo manuale di Diritto Costituzionale (1978)[3]. È stato professore ordinario alla facoltà di Giurisprudenza di Messina dal 1963 e all'Università "La Sapienza" di Roma dal novembre 1982, nelle materie diritto costituzionale, contabilità di Stato e diritto pubblico regionale.

Nel 1969 contribuisce alla fondazione della facoltà di Scienze politiche a Messina di cui diventerà preside, succedendo al cognato Lorenzo Campagna, scomparso prematuramente. Dal 1981 al 1982 è stato anche preside della Facoltà di Giurisprudenza di Messina.

Incarichi

Lavora alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con l'incarico di vice segretario nel direttivo dei servizi spettacolo, informazioni e proprietà intellettuale, da settembre 1951 fino a dicembre 1954. Dirige l'Istituto di studi per le regioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal novembre 1983 fino alla sua morte. Dal 1994 al 1996 (anno della sua morte) è presidente dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti[4].

È stato tra i fondatori dei comitati per la Costituzione, promossi da Giuseppe Dossetti.

È stato per molti anni presidente della sezione messinese di Italia Nostra.

Parentesi politica

È stato consigliere comunale a Messina come indipendente di sinistra (non fu mai iscritto a un partito), dal maggio 1985 fino al novembre 1987.

In occasione del referendum del 1993 sulla legge elettorale promosso da Mario Segni, si schiera per il mantenimento del sistema proporzionale.

Riconoscimenti e influenza

In sua memoria, nel 2010, viene istituito un premio dall'Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro[5][6].

Alla sua memoria è dedicato il Dipartimento di Scienze giuspubblicistiche della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Messina, oltre ad una piazza nella città di Messina.

Opere

  • Diritto costituzionale, Giuffrè, 1997-2011, ISBN 9788814156526. (a cura di Gaetano Silvestri)
  • Codice costituzionale, Laterza, 2002, ISBN 9788842066750. (a cura di Michele Ainis)
  • Diritto Parlamentare, Giuffrè, 2005, ISBN 8814114269. (a cura di Gaetano Silvestri, Carmela Decaro, Vincenzo Lippolis e di Renato Moretti)
  • Diritto pubblico, Giuffrè, 2009, ISBN 9788814146404.
  • Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, 2012, ISBN 9788814173776. (scritto insieme a Antonio Ruggeri e Carmela Salazar)

Le sue opere sono raccolte in quattro volumi:

  • Opere vol.1, Giuffrè, 2000, ISBN 9788814081491.
  • Opere vol.2, Giuffrè, 2000, ISBN 9788814084690.
  • Opere vol.3, Giuffrè, 2000, ISBN 9788814084706.
  • Opere vol.4, Giuffrè, 2000, ISBN 9788814084713.

Note

  1. ^ La scomparsa di Martines, costituzionalista, in la Repubblica, 3 giugno 1996.
  2. ^ Michele Ainis, Temistocle Martines, l'uomo che passò la vita a difendere la Costituzione, su ilsole24ore.com.
  3. ^ Antonio Ruggeri, Costituzionalisti a Messina (1908-1947), su archivio.rivistaaic.it. URL consultato il 9 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2016).
  4. ^ Elenco dei consigli direttivi, su associazionedeicostituzionalisti.it.
  5. ^ Il testo del Bando[collegamento interrotto] pubblicato su associazionedeicostituzionalisti.it.
  6. ^ La consegna delle Borse di Studio Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. da catanzaroinforma.it.

Collegamenti esterni

  • Bibliografia del Parlamento di Martines Temistocle, su storia.camera.it.
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