Governo Salandra I
Governo Salandra I | |
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Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Antonio Salandra (Liberale) |
Coalizione | Liberali |
Legislatura | XXIV |
Giuramento | 21 marzo 1914 |
Dimissioni | 31 ottobre 1914 |
Governo successivo | 5 novembre 1914 |
Giolitti IV Salandra II |
Il Governo Salandra I fu in carica dal 21 marzo[1] al 5 novembre 1914[2] per un totale di 229 giorni, ovvero 7 mesi e 15 giorni.
Composizione
Carica | Titolare | Sottosegretari | ||
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Presidenza del Consiglio dei ministri | Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio | |||
Presidente del Consiglio dei ministri | Antonio Salandra (PLI) | Carica non assegnata | ||
Ministero | Ministri | Sottosegretari di Stato | ||
Affari esteri | Antonino di San Giuliano Paternò Castello (PLI) (fino al 16 ottobre 1914) | |||
Antonio Salandra (PLI) (dal 17 ottobre 1914) | ||||
Interno | Antonio Salandra (PLI) | |||
Agricoltura, Industria e Commercio | Giannetto Cavasola (PLI) | |||
Colonie | Ferdinando Martini (PLI) | |||
Finanze | Luigi Rava (PLI) | |||
Tesoro | Giulio Rubini (PLI) |
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Giustizia e Affari di Culto | Luigi Dari (PLI) | |||
Guerra | Domenico Grandi (Ind.) (fino al 10 ottobre 1914) |
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Vittorio Zupelli (Ind.) (dall'11 ottobre 1914) | ||||
Lavori Pubblici | Augusto Ciuffelli (PLI) | |||
Marina | Enrico Millo (Ind.) (fino al 12 agosto 1914) | |||
Leone Viale (Ind.) (dal 13 agosto 1914) | ||||
Poste e Telegrafi | Vincenzo Riccio (PLI) |
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Pubblica Istruzione | Edoardo Daneo (PLI) |
Cronologia
- 18 ottobre 1912: il Trattato di Losanna sancisce la fine della guerra italo-turca e l'acquisizione italiana di Tripolitania, Cirenaica, Fezzan in Nord Africa e del Dodecaneso nell'Egeo
- 27 novembre 1913: si apre la XXIV legislatura, successiva alle elezioni politiche del 26 ottobre; i liberali detengono una maggioranza assoluta di 270 su 443 seggi
- 4 marzo 1914: viene approvato con 363 lo stanziamento di fondi per lo sviluppo delle nuove colonie; i radicali fuoriescono dal governo in disaccordo con Giolitti
- 10 marzo 1914: a causa dell'uscita dei radicali e le crescenti critiche da parte della stessa maggioranza, Giolitti rassegna le dimissioni
- 21 marzo 1914: su raccomandazione di Giolitti, re Vittorio Emanuele III affida l'incarico di governo ad Antonio Salandra, che riceve la fiducia della Camera dei deputati lo stesso giorno
- 7 giugno 1914: esplode un'insurrezione sindacale ad Ancona (Settimana rossa), conclusa dopo 7 giorni e per la quale il governo aveva evitato l'intervento militare
- 28 giugno 1914: viene ucciso in un attentato a Sarajevo l'erede al trono viennese Francesco Ferdinando; il supposto coinvolgimento serbo causerà l'effetto domino che porterà alla prima guerra mondiale
- Luglio 1914: in seguito all'assassinio di Francesco Ferdinando si innesca la "crisi di luglio"; entro il 4 agosto esplode la guerra tra gli imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria e Turchia) e la triplice intesa (Russia, Francia e Regno Unito)
- 20 agosto 1914: muore Papa Pio X, che aveva favorito un cauto riavvicinamento dei cattolici alla politica italiana (Il Fermo Proposito)
- 3 settembre 1914: viene eletto pontefice Papa Benedetto XV, dichiaratamente pacifista e favorevole alla neutralità
- 16 ottobre 1914: muore a Roma il ministro degli esteri San Giuliano, che stava elaborando le eventuali condizioni per un intervento dell'Italia nella guerra
- 5 novembre 1914: al fine di effettuare un largo rimpasto di governo e finalizzarlo alla questione dell'eventuale intervento italiano nella guerra, Salandra rimette il suo incarico al re, ottenendo la riconferma regia; lo stesso giorno, viene approvata la fiducia al governo Salandra II
Note
- ^ Il giuramento dei ministri in Quirinale, su archiviolastampa.it, 22 marzo 1914, p. 1.
- ^ Il Ministero Salandra-Sonnino ufficialmente annunciato, su archiviolastampa.it, 6 novembre 1914, p. 1.
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